Quando si vuole migliorare il proprio stile di vita le strategie a disposizione sono sostanzialmente 3: adottare un comportamento sano rispetto alla vita (gestione delle emozioni, gestione dello stress, organizzazione del tempo e delle priorità...), scegliere l’alimentazione sana ed equilibrata e diventare più attivi!
Il movimento è l’arma più efficace per raggiungere e per mantenere a lungo il peso ragionevole e lo stato di benessere. L’obiettivo non è diventare degli atleti ma di sviluppare uno stile di vita attivo per tutta la vita.
Cosa vuol dire stile di vita attivo?
Occorre fare una distinzione
- lo “stile di vita fisicamente attivo” consiste nell’inserire nell’arco della giornata del sano movimento come, ad esempio, fare le scale anziché l’ascensore, fare un pezzo a piedi per andare a lavoro…insomma sfruttare ogni occasione valida per muoversi di più. Uno stile di vita attivo è facile da attuare, richiede poco tempo, non affatica, non richiede attrezzature particolari, può diventare facilmente un’abitudine, fa sentire meglio fisicamente e psicologicamente;
- l’ “attività fisica programmata”richiede una specifica durata, intensità, frequenza e impegno. È l’esempio degli allenamenti in un determinato sport (nuoto, cacio ecc).
Avere uno stile di vita attivo è facile, basta organizzarsi e non avere scuse.
-”Arrivo a casa la sera e sono troppo stanco per fare attività fisica”. Ricordate che la stanchezza accumulata durante il giorno è soprattutto mentale, legata alla tensione; se una persona fa l’impiegato, lavoro sedentario, non potrà essere stanco fisicamente, diverso per un muratore, ma lui attività fisica ne fa a volontà!
- “Non ho tempo”. 20-30 minuti al giorno corrispondono a meno del 2% della durata della giornata. Se non trovate questo tempo forse vuol dire che le vostre occupazioni sono troppo stressanti. A cosa siete disposti a rinunciare per ricavare questo tempo? Ricordate poi che il movimento diminuisce lo stress.
- “Sono troppo grasso”. Molte persone in eccesso di peso preferiscono agire solo sul fattore “alimentazione” per dimagrire e poi, semmai, anche sul fattore “movimento”, dopo essere scesi qualche chilo, per durare meno fatica. Ricordate che muovervi faciliterà il dimagrimento!
- “Non sono costante”. Non siete mai costanti? Ci sono attività della vita in cui lo siete? Iniziate a fare qualche attività che vi piace e i benefici saranno talmente tanti che quando non la farete ne sentirete la mancanza; in quel momento diventerete costanti.
- ...ecc
Sapete quali sono i benefici dell’essere persone attive?
- l'attività fisica aumenta il consumo di calorie anche se dipende dal tipo di impegno fisico, dalla durata e dall’intensità;
- l’attività fisica aiuta a controllare l’appetito a differenza della sedentarietà che aumenta la “fame nervosa”;
- l’attività fisica migliora la salute: riduce il colesterolo cattivo e aumenta quello buono, riduce la pressione arteriosa, migliora il metabolismo glucidico, migliora la contrattilità cardiaca, riduce la frequenza cardiaca, aumenta l’apporto di ossigeno alle cellule, aumenta l'elasticità delle arterie, riduce il rischio di infarto, riduce il rischio di osteoporosi, migliora la respirazione, migliora il sonno, rallenta il processo di invecchiamento…;
- l’attività fisica stimola il corpo a mantenere la massa muscolare;
- l’attività fisica migliora l’umore;
- l’attività fisica elimina la stanchezza da stress;
- l’attività fisica aiuta a mantenere la perdita di peso corporeo.
Cosa fare?
Il tutto e subito, anche in questo caso, non funziona!
Mi viene in mente una mia paziente, la signora Giovanna, sovrappeso, una vita di “diete” e sindrome dello Jo-Jo, mai svolto attività fisica perché, come mi disse lei “sono troppo pigra” e “sindrome del tutto o nulla”. Dopo averle spiegato accuratamente i benefici dello stile di vita attivo e l’importanza della gradualità dell'inserimento del movimento, concordammo un “programma di allenamento iniziale e blando” che prevedeva delle passeggiate a passo lento di 15 minuti per 3-4 volte a settimana (il percorso per andare a comprare il pane e tornare a casa) che poi sarebbero dovute aumentare di tempo e di intensità piano piano che sarebbe stata più allenata, considerando l’inattività da anni. La rivedo dopo 1 mese e mi confessa che, di testa sua, aveva deciso di fare 1 ora invece che 15 minuti; il tremendo dolore alla muscolatura dopo la seconda camminata l’aveva scoraggiata talmente tanto da abbandonando le passeggiate. “Dr.ssa pensavo che avrei raggiunto prima il risultato intensificando le camminate, invece sono stata costretta a fermarmi” mi disse. Ecco perché un mese prima avevamo concordato di iniziare gradualmente!
Ognuno ha capacità, stato di salute, tempo, età, impegni...diversi. Ognuno può trovare l’attività più giusta e il ritmo di allettamento più confacente. C’è, poi, chi preferisce attività in autonomia, chi di gruppo, chi all’aperto, chi in palestra...insomma basta trovare quell’attività che svolgerete con piacere! Avete il diritto di cambiare, di provare altre attività; l’importante è che vi teniate attivi!
Ad esempio Elena, una mia paziente, nella stagione fredda preferisce l’attività in palestra, in sala pesi, nel primo pomeriggio dopo il lavoro, mentre nella stagione calda adora le corse mattutine nella natura, prima del lavoro, la rigenerano!!!
Qualche riflessione…
“Cosa siete disposti a cambiare del vostro stile di vita per renderlo attivo?”, “Quale attività programmata è più confacente alla vostra persona?”, “Quale attività vi piace?”, “In quale momento della giornata potete ricavare del tempo per muovervi?”, “Quante volte a settimana è giusto ricavare degli spazi per il movimento?”, “Quante volte a settimana lo farete?”, “Come si comporta una persona attiva?, “Quali sono i motivi per NON fare della sana attività fisica?”….queste sono le domande che faccio io a voi!
Buon movimento!!!