Comunemente, quando si pensa di dimagrire o di iniziare un cambiamento dello stile di vita, si pensa ad una terapia individuale. Vis a vis con il dietista. In questa era che persegue la terapia personalizzata, è preferibile che i pazienti siano trattati individualmente. Questo permette di focalizzare l’attenzione su un percorso personalizzato, con tempistiche e modalità in base allo specifico caso.
Tuttavia questo non è sempre fattibile, perché i costi del trattamento individuale possono superare le possibilità finanziarie del paziente e/o del fornitore dell’assistenza sanitaria. Inoltre il numero di pazienti con obesità aumenta di anno in anno, e in alcune aree la domanda di trattamento supera in modo significativo la disponibilità di terapeuti adeguatamente formati.
Fortunatamente esiste un’altra valida strategia che sta prendendo campo ultimamente: la terapia di gruppo.
Il trattamento dell’eccesso di peso in gruppo ha potenziali vantaggi e svantaggi rispetto all’intervento individuale
VANTAGGI RISPETTO ALLA TERAPIA INDIVIDUALE
- Costi inferiori
- Rendono accessibile un trattamento basato sull’evidenza ad un maggior numero di persone
- Supporto sociale
- Competizione salutare
- Apprendimento attraverso l’osservazione degli altri
- Sviluppo di uno «stato mentale di gruppo»
SVANTAGGI RISPETTO ALLA TERAPIA INDIVIDUALE
- Influenza negativa di alcuni partecipanti che può incidere sulla motivazione e l’aderenza di altri membri
- Difficoltà ad affrontare alcuni problemi psicologici che possono interferire con il trattamento: difficoltà interpersonali marcate, intolleranza alle emozioni, bassa autostima
- Lista d’attesa (il tempo necessario per reclutare 8-10 partecipanti): se superiore ai tre mesi, rischio di maggiore tasso di drop-out nella prima fase del trattamento
La terapia proposta si basta sulla CBT-OB cioè sulla terapia cognitivo comportamentale. La vera differenza nella terapia dell’obesità la fa la terapia cognitivo comportamentale che è stata ideata per fornire al paziente un insieme di principi e tecniche per migliorare l’aderenza alla dieta e all’attività fisica. Il trattamento è basato su due principi generali dell’apprendimento (comportamentismo):
- I comportamenti implicati nello sviluppo dell’obesità (alimentazione ec- cessiva e scarsa attività fisica) sono in parte appresi e perciò possono essere modificati attraverso l’educazione.
- L’alimentazione e l’attività fisica possono essere cambiate modificando gli stimoli ambientali (antecedenti) e le conseguenze (rinforzi).
Le tecniche usate includono procedure comportamentali (monitoraggio dell’alimentazione e tecniche per il controllo degli stimoli ambientali a mangiare, ad esempio) e procedure cognitive.
L’efficacia del trattamento dell’obesità basato sulla modificazione dello stile di vita è stata ampiamente valutata dalla ricerca. I risultati che il trattamento riesce a ottenere a breve medio termine sono soddisfacenti: in media l’80% circa degli individui ottiene una perdita di peso del 10% in circa sei mesi: una quantità di perdita di peso che soddisfa il criterio di successo (cioè, una riduzione del 5-10% in peso iniziale) proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questa riduzione del peso è associata a una notevole riduzione di incidenza del diabete di tipo 2, delle comorbilità mediche peso-correlate (ad esempio, apnee del sonno, diabete, ipertensione, dislipidemia), delle problematiche psicosociali peso-correlate (ad esempio, depressione, immagine del corpo) e della qualità della vita.
Il problema principale dei programmi standard di modificazione dello stile di vita è il mantenimento del peso perso. I pazienti di solito recuperano circa il 30-35% del loro peso perso nel trattamento nell’anno successivo.
Tuttavia, i programmi di nuova generazione che hanno incluso specifiche procedure per prevenire il recupero del peso, hanno dimostrato un buon mantenimento del peso corporeo perduto anche dopo quattro anni grazie all’acquisizione da parte del paziente di specifiche abilità di mantenimento del peso raggiunto.
Fonte: Riccardo dalle Grave