Ho iniziato il percorso terapeutico un anno e mezzo fa, in quel periodo mi sentivo per la prima volta forte e bella, per una volta credevo di avere tutto sotto controllo.
Qualcuno, ogni tanto, mi faceva notare che avevo perso tanto, troppo peso, ma io sorridevo soddisfatta, perché almeno avevano smesso di dirmi che ero “bella cicciottella”, come da bambina.
Poi ho iniziato ad accorgermi anche da sola che stavo cambiando, a volte neppure mi riconoscevo, ripetevo a me stessa che era solo un periodo molto stressante, che avevo molti pensieri in famiglia, che dopo quell’esame sarebbe tornato tutto alla normalità e che, poi, mi sarei presa di nuovo cura di me.
Però quel periodo non arrivava mai, avevo sempre altro di più importante a cui pensare.
Il mio percorso è iniziato così, casualmente, andando dalla fisioterapista per alcuni dolori; fu lei, con molta delicatezza e pazienza nel corso delle prime sedute, a farmi capire che, secondo lei, avevo altri disturbi; questo è stato un passo importante, perchè ho accettato di farmi aiutare credendo a chi mi vedeva non stare bene.
E’stato un salto nel buio, credere a chi hai di fronte, fidarsi di loro e permettergli di scombussolare le tue certezze (false e distorte), nella promessa che si potrà stare bene in modo sano.
Ogni passo è stato duro,un macigno molto doloroso, sia nell’ammettere di avere un problema più grave di quello che immaginavo sia nell’accorgersi che il disturbo alimentare stava vivendo al posto mio.
Grazie alla fantastica equipe che mi ha seguito, ho cominciato a riprendere peso, anche e soprattutto attraverso una sana e giusta alimentazione; il recupero è stato lento e faticoso, costantemente associato alla psicoterapia che mi ha aiutato a smascherare i motivi inconsci e consci delle mie difficoltà, dando a ogni cosa il proprio nome.
Ora sto bene, ho voglia di vivere bene e posso dire di essere guarita, ma sono altresì consapevole che il prendersi cura di noi non è per un periodo, è una attenzione che devo e dovrò a me stessa sempre, perché potrebbe ricapitare d’inciampare nel disturbo.
Ho imparato e riscoperto moltissime cose in questo percorso, prima fra tutte volersi bene.
Anche se non c’è stato insegnato o se, momentaneamente, per le circostanze della vita, siamo distratti da altre situazioni o persone, ricordiamoci di questo: vogliamoci bene! Noi siamo la cosa più bella.